lunedì 26 gennaio 2015

Le avventure del vetro

Sono qui sullo scaffale del supermercato e sento una madre litigare con suo figlio che vuole comprare la nutella. Evviva! Mi sento sollevare e pian piano adagiare nel carrello. Dopo aver attraversato i vari reparti finalmente giungiamo alla cassa. Sono sul nastro e mi sembra di stare al luna park. Improvvisamente intorno a me è buio totale, ecco sono finito in fondo alla busta quindi decido di fare un pisolino che viene interrotto nel momento in cui sono riposto nella credenza ma poi è buio di nuovo. Il giorno dopo capisco di essere stato acquistato per partecipare ad un festa: ciò che contengo sarà il protagonista e sarà spalmato nei panini per tutti quei bambini. Ora mi sento vuoto. Non ho mai visto un altro vasetto di vetro vuoto. Quale sarà il mio destino? Mi ricicleranno o sarò utilizzato per altro?  Mentre me lo chiedo mi sento inondare di acqua e capisco di essere sotto il rubinetto di un lavandino per essere ripulito. Perché per chi non lo sapesse prima di essere gettato il vetro va lavato. Eccomi di nuovo al buio! Passo forse alcuni giorni in questo sacchetto, e vengono a farmi compagnia altri amici di vetro, finche una sera veniamo lasciati al freddo e al gelo: di li a poco verrà un operatore ecologico a raccoglierci. Dopo un po’ arriviamo in quello che deve essere il posto ideale per il vetro… affinché possa essere riciclato vengo sottoposto ad un trattamento di frantumazione,che mi rende non più rifiuto ma materia prima-seconda. In seguito da polvere vengo fuso di nuovo e trasformato questa volta chi sa in che cosa!


        by lorenzo

domenica 25 gennaio 2015

STORIA DI UNA BOTTIGLIA

All'improvviso mi sono sentita cadere, qualcuno mi ha gettato via. 
Prima ho battuto il collo su qualcosa di duro, poi sono caduta su qualcosa di morbido, scuro e granuloso. Era notte e non vedevo nulla. Adesso è mattina, mi sento svuotata e non ho più il cappello che mi stringeva la testa. 
Mi giro attorno e vedo che sono in buona compagnia. 
Ci sono lattine, bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, rifiuti di ogni genere e tante bottiglie di vetro come me. 
"Dove mi trovo?" domando alla lattina che sta vicino a me. 
E lei di rimando :"Non vedi che sei su una spiaggia? Questi granelli sono sabbia. Anche a te è capitata la mia stessa sorte, qualcuno ti ha bevuta e ti ha gettato via". 
"Questo lo vedo" rispondo, "ma perché gettarmi sulla spiaggia, non ci sono contenitori per raccogliermi?" 
La lattina mi risponde: "Ci sono ma sono pieni di altri rifiuti. Qui trovano piu' comodo sporcare lo stesso ambiente in cui vivono". "Ma non scherzare! Io sono vetro, lo sanno tutti che posso essere usata infinitamente. Se resto tra i rifiuti , ci vorranno 4000 anni per andarmene. Che guaio, che faro' per tutto questo tempo?" 
Adesso provo a chiedere aiuto: "Hei! Ooh! Bambino mi vedi?" 
Eccolo si avvicina, è incuriosito dal mio colore. “Hei, bambino, mi prendi?”. 
Finalmente il bambino si accorge di me e mi prende. “Parli davvero? Da dove vieni?” mi domanda. “Vengo da lontano, da una fabbrica che produce bottiglie di vetro per la birra e riutilizza il rottame di vetro per la produzione.” rispondo. 
Il bambino mi chiede se sono riciclabile ed io, sebbene meravigliata della domanda, gli rispondo affermativamente, sottolineando che lo sono all'infinito. “Certo, non tutto il vetro è uguale” continuo, “per esempio il parabrezza dell'auto non è riciclabile, come non lo è il cristallo o il vetro delle finestre. Contengono troppo piombo e, quindi, contaminano il processo di riciclo. Inoltre, lo sai che ho origini antiche?. Sono fatto di silice, carbonato di sodio e carbonato di calcio. Furono i Fenici, come racconta Plinio il Vecchio, ad inventarmi. Accesero il fuoco ed usarono come supporti per cucinare alcuni blocchi di soda naturale che, per il calore, si fusero con la sabbia della spiaggia, dando origine al primo materiale vetroso. Oggi sono destinato ad un uso molto vasto, da contenitore per alimenti, ad oggetto d'arte, a prodotto tecnologico molto sofisticato come la fibra ottica per le telecomunicazioni.” 
Il bambino resta a bocca aperta ed io continuo a parlare:”Gli uomini mi comprano e mi gettano dovunque. E' vero non sono inquinante, ma il mio riutilizzo attraverso processi di purificazione, vi permette di risparmiare le materie prime, l'energia necessaria per la mia lavorazione e , quindi, anche petrolio. Inoltre, vi permette di produrre meno anidride carbonica, di sostenere l'ambiente e migliorare il vostro futuro.” 
Il bambino mi chiede se preferisco andare con lui o essere depositata nell'apposito contenitore ed io gli rispondo che il mio ciclo è rinascere come nuovo vetro Poi mi faccio promettere che spiegherà quanto gli ho detto così che tutti comprendano l'importanza della raccolta differenziata per salvare la natura ed il vostro mondo. 


 by LORENA

sabato 24 gennaio 2015

Chi siamo


Siamo Lorena, Gabriele, Lorenzo e Carlotta, cerchiamo di dare una mano all'ambiente. Vorremmo che tutti sapessero quanto è importante proteggere il mondo in cui viviamo. Differenziare, differenziare, differenziare deve diventare una regola di tutti i giorni. Anche ciò che non inquina va riciclato. Noi abbiamo scelto di mostrare come si ricicla il vetro. Il vetro è affascinante per la sua composizione e per i suoi mille usi, per i suoi colori e per la sua capacità di durare nel tempo....ma solo se sappiamo come usarlo e quale vetro reinserire nei circuiti di riuso.
Per questi motivi abbiamo scelto di chiamarci Oi Iualos, il vetro ha un origine antica!